30 Set Superluna del Raccolto
Ebbene sì, ci sono cascato anche io! Chi mi conosce lo sa: non avendo rilevanza astronomica, bensì antropologica e mediatica, le cosiddette “superlune” non hanno mai catturato la mia attenzione.
Va ribadito che il termine «Superluna» non ha alcuna valenza scientifica, ma viene comunemente utilizzato per indicare quella speciale situazione in cui il nostro satellite transita ad almeno il 90% del suo massimo perigeo possibile proprio mentre risulta visibile nella sua interezza. (fonte: Corriere della Sera)
Tuttavia, vista la coincidenza con il venerdì sera e la serata particolarmente bella (miglior Saturno della stagione e qualche scatto non felicissimo di Giove), ho deciso di dare una chance alla “superluna del raccolto”, e nell’occasione rispolverare il buon vecchio Sharpstar 61EDPH. Complice l’acquisto del “Big Boss” (Celestron 9.25 XLT) e l’abbandono (temporaneo?) del deepsky per dedicarmi al planetario, questo tubo che mi aveva tanta soddisfazione era relegato nell’armadio. Al riparo dalla polvere ma pur sempre accantonato.
Grazie alla sua corta focale (con il riduttore/spianatore in dotazione si arriva a 275mm), lo Sharpstar si può a tutti gli effetti paragonare a un teleobiettivo di buona qualità. E, naturalmente, consente di riprendere la Luna in un unico frame senza necessità di complicarsi la vita con la costruzione di un mosaico (argomento bello ma complesso che mi riprometto di affrontare più avanti).
Qualche dettaglio dal sito della Nasa sul fenomeno della “superluna del raccolto”:
Le altre “superlune”:
- del Cervo (3 luglio)
- dello Storione (1 agosto)
- Blu (31 agosto)
Di per sé l’immagine non è niente di speciale: si tratta infatti di una “semplice” Luna piena. Come si nota dall’immagine si vede un disco illuminato in maniera totale e omogenea. Scorgere i particolari dei mari e dei crateri non è semplice in questa condizione di illuminazione, e questo offre il destro per sottolineare un aspetto importante, che fa capire perché spesso personalmente rinuncio a montare il telescopio quando c’è la Luna piena.
Quando il nostro disco si trova in questa fase mancano totalmente luci e ombre, e viene meno il senso di profondità che permette di apprezzare le maestose strutture lunari. Tutto è appiattito, in due dimensioni, e perciò privo di effettivo interesse. Rimane, per l’appunto, un disco luminosissimo e poco di più.
Alla prossima Superluna? Forse!
Scheda tecnica dell’immagine
Telescopio | Sharpstar 61EDPH |
Camera | ZWO ASI224C |
Montatura | Celestron AVX |
Filtro | Tecnosky IR pass 685nm |
Acquisizione | Sharpcap |
Stacking | Autostakkert |
Processing | Registax |
Data di ripresa | 30/09/2023 h.1.12 (locali) |
Frames | 75% di 5.000 @27,41 fps |
Esposizione | 0,397 ms |
Link Astrobin | https://www.astrobin.com/ld6m5r/B/ |
Sorry, the comment form is closed at this time.