Sono innamorato dell’astronomia dall’età di 6 anni e mezzo, quando nell’estate del 1989 mio padre mi regalò il primo telescopio giocattolo con il quale osservai i crateri lunari.
Dopo aver osservato il Sole (proiezione) e la Luna con un telescopio terrestre marchiato Panagor, passai al mitico newtoniano Konus 114/900, grazia al quale ad appena 11 anni e mezzo, nel luglio 1994, potei ammirare gli effetti dello schianto della cometa Shoemaker-Levy 9 sull’atmosfera di Giove.
Qualche anno dopo, con i primi soldini ricavati dal lavoro, comprai un Dobson 10″ f/5, in realtà scarsamente utilizzato per il poco tempo libero.
Nel 2020, dopo anni di inattività, il ritorno di fiamma per una passione mai dimenticata e un nuovo obiettivo: provare a diventare un astrofotografo! Complice la pandemia, il desiderio era quello di coltivare un hobby che mi permettesse di divertirmi stando dentro casa.
Grazie all’aiuto di alcuni preziosissimi amici e ai loro insostituibili consigli, a gennaio del 2021 mi munisco di un rifrattore apocromatico Tecnosky 70/420, di una montatura Celestron AVX e con una Canon 1200D inizio a realizzare le prime, timide, foto del cielo. Che emozione scorgere sul display della camera la mia prima M42!
Passano i mesi, implemento l’autoguida, acquisto qualche filtro (Optolong L-enhance e L-pro), e finalmente decido di fare il “salto” alla camera raffreddata, una QHY183C che mi darà grandi soddisfazioni. All’inizio del 2022, un’altro acquisto che mi ha regalato grandi gioie: un gioiellino chiamato Samyang 135.
Poi, in primavera, un altro colpo di fulmine: trovo un Maksutov-Cassegrain da 6 pollici della Meade, uno strumento dalla qualità ottica eccezionale. L’iniziale intenzione di affiancare Luna e pianeti al deepsky diventa attività a tempo pieno. Continuo a fare nebulose con uno Sharpstar 61EDPH f/4,5 ma il sentiero ormai è tracciato.
A marzo del 2023 prendo la decisione di fare solo Luna e pianeti! Vendo la 183 e con il ricavato acquisto un meraviglioso Celestron C9.25 (quello in foto) che ribattezzo subito “Big Boss”. Da qualche mese è il mio compagno di viaggio alla scoperta delle meraviglie del cielo!
Nel frattempo, nell’autunno del 2022 aderisco a ShaRA (acronimo che sta per “Shared Remote Astrophotography”), un progetto di astro-crowdfunding nato da una costola degli Astro T-Rex di Alessandro Ravagnin e amici. Siamo un gruppo di appassionati, uniamo le forze e scattiamo bellissimi soggetti spesso impossibili da riprendere dai nostri cieli (sia per latitudine che per inquinamento luminoso), con strumenti altrimenti fuori dalla nostra portata. Attualmente siamo alla quinta edizione, per saperne di più vi invito a visitare questo link perché ne vale la pena.
Rimane solo una cosa da dire: il meglio deve ancora venire!
P.S. Se vuoi vedere i miei lavori puoi visitare la mia pagina Astrobin
Antonio Grizzuti
OTA: Celestron C9.25 XLT / Sharpstar 61EDPH (momentaneamente in standby)
Montatura: Celestron AVX
Camere: ZWO ASI178MM / ZWO ASI224C
Filtri: UV / IR pass 685nm / UV-IR cut
Software utilizzati per il planetario: Sharpcap (acquisizione); AS!3 (stacking); Registax, Astra Image, Photoshop (processing)
Software utilizzati per il deepsky: NINA (acquisizione); Astropixelprocessor, DSS (stacking); Pixinsight, Photoshop (processing)
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